Dal 1 giugno al 31 ottobre il Molo Bestoso di Alassio sarà animato da due sculture monumentali, “Blue de Chine” e “Non Finito” della serie “I Viaggiatori”, dell’artista italo-francese Bruno Catalano.
Conosciuto in tutto il mondo, le sue opere esplorano e raccontano i temi universali dell’uomo: l’identità, la migrazione, il viaggio stesso.
Sono uomini e donne, figure sospese, attraversate dalla luce, dal vento e dallo sguardo. Corpi incompiuti dove le parti mancanti diventano finestre nelle quali riconoscersi, metafore di movimento e connessione con il viaggio della vita.
A cura della Galleria Ravagnan
Intervengono all’inaugurazione
Bruno Catalano, artista
Chiara e Carlo Ravagnan – Galleria Ravagnan, curatori della mostra
Steve della Casa, Direttore Artistico del Festival
Marco Melgrati, Sindaco Città di Alassio
Modera l’inaugurazione, Christian Floris
BRUNO CATALANO
Di origini miste e mediterranee, Bruno Catalano è nato a Khouribga (Marocco) nel 1960. Nel 1975 è costretto all’esilio con la sua famiglia.
Sbarcato a Marsiglia con la speranza di ricominciare una nuova vita, conserva nella memoria il dolore del proprio sradicamento. A 18 anni diventa marinaio, poi elettricista, a 30 incontra l’arte e la scultura in argilla attraverso artisti come Rodin, Giacometti, César. Da quel momento decide di consacrarvi la propria esistenza.
Notato per la prima volta nel 2005 da un gallerista parigino a una mostra d’arte contemporanea, evolve dall’argilla al bronzo e scolpisce personaggi
sempre più grandi, realizzando così notevoli prodezze tecniche. Oggi vive e lavora tra la Francia e l’Italia e i suoi “Viaggiatori” arricchiscono le più
prestigiose collezioni pubbliche e private.
La mostra “I Viaggiatori” di Bruno Catalano sono personaggi che la scultura immortala nel mezzo di un lungo viaggio, la cui durata, origine e destinazione
rimangono a noi ignote. Nella sua opera, questi uomini e queste donne tratti dal mondo del quotidiano assumono una dimensione eroica e diventano simboli di continuità e trasformazione.
Con la loro statura monumentale esplorano e raccontano i temi universali dell’esistenza umana: l’identità, la migrazione, il viaggio stesso. Questi
individui trasportano all’interno dei loro bagagli dei frammenti di vita e di storia. Il loro destino si lega inevitabilmente alle loro radici, e li mantiene in un equilibrio precario tra il passato e il futuro. Bruno Catalano rappresenta
esseri umani, figure sospese che viaggiano, attraversate dalla luce, dal vento e dallo sguardo. Corpi incompiuti dove le parti mancanti diventano finestre nelle quali riconoscersi, metafore di movimento e connessione con il viaggio della vita.
“Anche io ho viaggiato con valigie piene di ricordi.
Bruno Catalano
Non contengono solo immagini…
Sono le mie origini in movimento”
“Nella valigia ci sono ricordi, nostalgia, il peso
della vita, i vincoli, ma anche le speranze, l’orgoglio
e il desiderio di viaggiare, di vivere”